Dopo la laurea in Italia prosegue nel 1981 il percorso di studi presso la C.U.N.Y University a New York. Nel 1988 comincia la sua attività curatoriale lavorando presso il Wexner Center for Visual Arts a Columbus (Ohio). Rientra in Italia nel 1991 dove diventa prima curatore e poi riveste il ruolo di Direttore Reggente presso il Museo Luigi Pecci a Prato (1992 – 1995).
Nel 1997 collabora con Germano Celant, in qualità di assistente al Direttore e addetta ai rapporti con gli artisti, alla XLVII Biennale di Venezia.
Dal 1998 al 2009 è curatore ed editore associato presso la Fondazione Prada a Milano.
Ha curato o co-curato più di cinquanta mostre in Italia e all’estero, tra cui una personale di Pino Pascali (Museo Ivam, Valencia, 1992), la prima mostra di Jan Fabre in Italia (Museo Luigi Pecci, Prato, 1994-1995), le personali di Angelo Savelli (Museo Pecci, 1995), Marco Bagnoli (Museo Pecci, 1995), Alighiero Boetti (Whitechapel Gallery, Londra, 1999 e XLIX Biennale di Venezia, Venezia, 2001) e Erwin Wurm (Museum of Contemporary Art, Sydney, 2005-2006).
Con Celant ha co-curato una serie di mostre dedicate all’Arte Povera (Castello di Rivoli, Rivoli, Torino, Museo MADRE a Napoli, La Triennale a Milano, 2011 e GAMeC a Bergamo) e una retrospettiva di Rotella (GNAM, Roma, 2018-2019).
Ha seguito una serie di progetti tenutesi presso Peccioli (Pisa) degli artisti Alberto Garutti (1994-1997), David Tremlett (2017, 2018 e 2019), Alicja Kwade (2019), Patrick Tuttofuoco (2019 e 2020), Umberto Cavenago (2020), Remo Salvadori (2020), Daniel Buren (2021) e Marco Tirelli (2021).
Dal 2012 al 2022 è stata direttore del Mimmo Rotella Institute a Milano.
Negli anni ha collaborato con diversi archivi per la stesura di cataloghi ragionati di artisti come Fausto Melotti e Mimmo Rotella e ha collaborato come associate editor o editor a diverse monografie e scritto saggi per artisti come Rodolfo Aricò, Marco Bagnoli, Alighiero Boetti, Agostino Bonalumi, Alan Charlton, Jan Fabre, Alberto Garutti, Tadashi Kawamata, Pino Pascali, Mimmo Rotella, Remo Salvadori, Marco Tirelli, David Tremlett e Erwin Wurm.
Dal 2020 è consulente curatoriale e responsabile della ricerca dello Studio Celant a Milano. In questo ambito sta seguendo come editor le monografie sugli artisti Alberto Garutti, Remo Salvadori, Maurizio Mochetti e Michal Rovner. Ha ideato e curato, in collaborazione con l’Accademia Nazionale di San Luca a Roma, una serie di giornate tematiche di studio in memoria di Germano Celant che si sono tenute tra il 2022 e il 2023 in alcuni dei principali musei italiani.
Recentemente ha curato le mostra e i relativi cataloghi di Tadashi Kawamata (BUILDING, Milano, 2022) di Giulio Paolini (Accademia Nazionale di San Luca, Roma, 2003, Mario Nigro (Palazzo Reale e Museo del Novecento, Milano, 2023).
Per approfondire l’opera di Marco Bagnoli: